Heineken Jamming Festival

In attesa di decidere se mi interessa andarci oppure no, votiamo tutti gli Hanna Funk in modo che magari ci vadano loro, non a vedere bensì a suonare. La votazione richiede 5 minuti in tutto e consiste in questi passaggi: entrare qui (sito ufficiale del contest), dire che si hanno più di 18 anni, iscriversi, aspettare l’email di conferma registrazione, cliccare sul link dell’email per confermare la registrazione, rientrare nel sito cliccando qui (pagina degli Hanna Funk), e cliccare su “Diventa Fan” e “Vota Band”. Ricordatevi che non è possibile essere fan di più di una band, per cui se poi scegliete un altro togliete il voto agli Hanna Funk, e ricordate anche che si può votare la band ogni giorno. Tutto ciò è più facile a farsi che a dirsi quindi non spaventatevi. Cerchiamo di tenere alti in classifica i nostri eroi… Chissà che poi ci scappi il viaggetto a Venezia…

The Best

Da piccola era la mia canzone preferita… Avevo sui cinque anni, credo, e la ballavo in soggiorno saltando sopra i divani e sul tavolo. Tra l’altro ho scoperto che quando ballavo sul tavolo lo facevo di nascosto perché mia mamma si ricorda dei divani ma non del tavolo. Comunque ecco, you’re simply the best.

Seggio Komunal3 – All’apice dell’istrice

Giovedì 11 febbraio siamo andati ad assistere alla presentazione live del cd “All’apice dell’istrice” dei Seggio Komunal3, band oristanese di Iuri Melis (voce e chitarra), Massimo Mancini (basso), Daniele Cau (tastiere) e Maurizio Vizilio (batteria). Il tutto si è svolto al teatro Garau, sala non proprio piena piena, ma degna di nota, canzoni molto orecchiabili, anche se la maggior parte già note ai più, e acquisto di cd a fine serata. Bravi ragazzi!

Quality VS. Me

Facile dire meglio poche cose ma buone. In realtà si vuole sempre moltissimo e di qualità. E senza accorgercene perdiamo proprio quest’ultima. Piano piano, in modo subdolo, ci si allontana sempre più dall’avere una cosa pura e ci si avvicina molto ad averne tante ma che dopo l’euforia iniziale tendono a non soddisfarci più. Questo discorso potrebbe essere talmente ampio che è anche rischioso trattarlo, ma sarò abbastanza precisa.

E’ qualche settimana che mi rendo conto che la musica non mi soddisfa più. Ma non è la musica in sé che fa schifo, che comunque ultimamente non è un granché, ma vabbè, ma questo è un altro discorso. Mi sta dando fastidio la qualità con cui la ascolto. Mi è capitato di sentire canzoni o musiche molto belle però non rendevano.

Intendiamoci, io per prima ho sempre detto che una volta che sento la canzone è più che sufficiente, mp3 o meno, non ho mai avuto la pazienza di rendermi conto della qualità. E per molte cose continuerà ad essere così. Ma ultimamente mi è successo, proprio in mancanza di musica nuova da ascoltare, di dedicarmi di più a quella che ho, a quei cd che non mi deludono, e che ascolterò tutta la vita senza mai stancarmi. Cd che spesso e volentieri, per la pigrizia di convertirli io, scarico direttamente.

Poco fa invece mi è venuto in mente di mettere su un cd originale che ho pure in mp3. Poi ho pensato che magari il cd potevo metterlo nel piccolo stereo che ho in camera. Infine, come ciliegina sulla torta, ho pensato di collegare il mezzo surround che ho qui al piccolo stereo invece che al portatile.

WOW.

Perchè non ci ho mai pensato prima? Non lo so, non avevo mai avuto il bisogno evidentemente. Comunque, tralasciando questa fantastica scoperta che ho fatto poc’anzi, e tornando quindi a questo cd…

WOW.

Che bello. Che bassi. Che cassa. Senti questi piatti come squillano, senti che voce. Molto molto più bello.

Concludo. La morale di questo discorso è più di una.
– Mi comprerò originali i cd che mi piacciono molto.
– Mi comprerò uno stereo come dio comanda per sentire la musica così bene anche a Cagliari.
– Ascoltare la musica dal portatile non serva a molto se sento più il fischio dell’hard disk della musica.
– Make yourself degli Incubus è dannatamente bello, tutto.
– Ora lo scarico e domani me lo ascolto in macchina 😀