Un giorno, mentre mi annoiavo al lavoro e stavo chattando, notavo che le mani avevano qualcosa di strano. Erano abbronzate. Dopo un weekend di mare infatti avevano un colore diverso sulla tastiera mentre scrivevano, e non è che mi fossi accorta subito di questo particolare perché non guardo le mani quando scrivo ma guardo la tastiera. Però con la coda dell’occhio vedevo le mani. E mentre mi spiavo le mani che scrivevano sulla tastiera mi rendevo conto che erano una figata. Erano fighe perché erano abbronzate e ancora non mi ero abituata al mio nuovo colore, ok, ma erano proprio fighi i movimenti. E dire che io non scrivo per niente bene, cioè, non come si dovrebbe, ma scrivo a caso, le dita si arrangiano diciamo, io non è che sto su a pensarci. Comunque. Vi riporto uno stralcio di quella “chattata”, che in pratica era un monologo (delirio!?).
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… sanno già dove andare ma vogliono l’occhio a controllarle
un po’ come quando i bambini urlano “mamma mamma guarda guardami guaaaaaaardaaa mammaaaaaa!”
mentre stanno per afer una cosa
fare
(le dita si sono emozionate sulla parola “fare”)
si muono in modo togo
muovono
e che cazzo ora però mi stanno facendo sbagliare
comunque dicevo
fanno allunghi pazzeschi
la destra è nettamente più potente della sinistra
la sinistra gestisce solo
qweasdzxc
e nemmeno sempre
a momenti pure la r
anzi la r sempre
non ti sembra strano
la t la faccio con entrambe la mani a seconda di coas scrivo
cosa*
(stupida mano sinistra)
la sinistra gestisce la a e la e dunque è chiaro che mi faccia sbagliare fisso
è lenta
mi sa che ti ho preso
perso
cazzo vedi che sbaglia sempre la sinistra
la sinistra sbaglia sempre
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