UNA MAREGGIATA SPECIALE di AMIL                                                         www.amil.3000.it

Non son state le onde nei 20 giorni di piatta che l'hanno preceduta a rendere questi tre giorni così speciali, ma le persone che ho conosciuto. Il tour Quicksilver è passato per la Sardegna e ha portato con se una corta ma bella mareggiata e delle persone fuori dal comune.

Mercoledì mattina mi ha svegliato una telefonata di Ally che mi chiedeva di andare con lei al poetto a vedere dei personaggi importanti... le stavo per dire di no, avevo sentito che doveva venire Roberto Baggio e preferivo rimanermene a letto. Ma mi sbagliavo e come m'ha detto che in spiaggia avremmo trovato Jeff Hakman (il primo vero surfer professionista) Dave Kalama (uno dei più grandi BigWave Rider) e Mark Richards (il surfer che ha vinto più mondiali insieme a Kelly Slater) son volato giù dal letto e son corso a raggiungerla!

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Non mi immaginavo che sarebbero iniziati così tre giorni indimenticabili.

Al poetto c'era un gazebo Quicksilver circondato da ragazzi in boxer lunghi e collane di fiori al collo, tavole per terra, Diddo che s'aggirava compiaciuto.

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Arrivato il nostro turno ci siamo fatti autografare un poster e dei fogli per Willie che era impossibilitato a raggiungerci.

Finita la manifestazione, smontato il gazebo i pro hanno pranzato al chiosco senza venir calcolati da nessuno. Io e ally eravamo a un tavolo vicino in attesa che finissero per farci le foto con loro.

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L'indomani li avremmo trovati in acqua a Capo Mannu. E ci siamo salutati con un arrivederci!

Così me ne vado a dormire ad or e di buon mattino parto per il capo. Arrivo alle 9 e loro stavano uscendo, in acqua c'era solo Kalama che faceva magie su onde di 2,5m abbondanti che però si stavano velocemente smerdando quindi si sarebbero traferiti al Minicapo. Il tempo di fare un paio di foto e sono entrato alla Punta.

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Dopo un paio d'ore di belle onde esco e vado al godzilla dove trovo Kalama e Phill Grace... Per chi non lo conoscesse è uno degli shaper della QS, io ho iniziato a fare long su una sua tavola. Abbiamo surfato assieme e come descriverlo... Cinquantacinquenne, simpaticone, look alternativo, per non dire quanto era bravo sul long. Iniziavo ad essere stupito di chi stavo conoscendo. Abbiamo parlato un pò poi  sono andato prima al mini a vedere chi c'era di là..

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Esco per mangiare qualcosa e vedo arrivare il pulmino con il resto del gruppo e m'avvicino a salutare Jeff Hakman. Dicono che sarebbero rientrati in acqua verso il tramonto. E me ne rientro prima al Mini poi alla Punta. Intanto il tramonto arriva e i pro non si vedono... Esco dall'acqua per sfinimento e mi viene il dubbio... che siano al Capo? di sicuro non si fanno problemi per la dimensione delle onde... Così mi avvicino e li trovo lì. In acqua c'erano Kalama, Phill Grace, Alberto Costa, Graziano Lai, Nicola Lanzetta e pochi altri che hanno avuto la geniale idea di andare a controllare com'era il capo prima di buttarsi in un Minicapo sovraffollato, c'erano fino a 30 surfisti in acqua.

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Fuori in macchina c'erano Alessandro Dini e Jeff Hakman, li saluto e ... accumulo energie e faccia tosta per andare a chiedere due cosette a Jeff... Se il suo libro autobiografico si trova tradotto in italiano e se poteva concedermi un'intervista.

Non ci credevo manco io quando m'hanno promesso entrambi!

Il libro in italiano non si trova, ma loro avevano delle copie promozionali in inglese e me l'hanno data senza problemi. Per l'intervista avrei dovuto aspettare dopo cena, nell'agriturismo che li ospitava Zenti Arrubia. Un bellissimo agriturismo a due passi da Sa Mesa Longa gestito da persone splendide tra cui Nicola, surfista che come gli  ho raccontato la situazione mi ha subito invitato con loro a cena. Una cena squisita in ottima compagnia... (PUBBLICITA': SE VENITE IN ZONA TENETELO IN CONSIDERAZIONE E' VERAMENTE SPLENDIDO)

Dopo cena Jeff m'ha detto che era troppo stanco per l'intervista e m'ha dato appuntamento all'indomani così ci siamo visti al suo hotel. E nonostante i propositi fossero di fare una cosa veloce... siamo rimasti a parlare per un'ora e mezza!

Questa è l'intervista:

 

AMIL: Come va?

Jeff Hakman: ehehhe good ehhehe

A: Avete surfato oggi?

J: Abbiamo surfato a capo mannu, un pò + piccolo di ieri, quasi due metri un pò ventosi. In sei in acqua, e poi a Sa Mesa ma era un pò choppy.

A Come prima domanda un mio amico (Willie ndr) mi ha chiesto di chiederti se è meglio Capo Mannu o Hokipa…

J: Oh, possiamo chiederlo a Dave (Kalama ndr) lui è di Hokipa. Dave, quale è meglio Hokipa o Capo Mannu?

Dave Kalama: Hokipa. (Secco, senza pensarci molto ndr)

Risate generali

D: Ma non di molto.

J: Son molto vicini.  Una buona giornata ad Hokipa è quasi come una ottima giornata a Capo Mannu.

 

A: Cosa pensi della Sardegna?

J:E’ bellissima, son venuto cinque volte. Due volte abbiamo surfato veramente bene a Capo mannu, sui tre metri, molto molto bello, e oggi 2 metri. Ho provato Chia ma non era fantastica, onde piccole sul metro ma ok. Tutto in Sardegna è fantastico, il cibo, lo stile, il surf. Magari le onde non ci sono sempre ma quando ci sono vanno bene. Potete trovare anche condizioni perfette.
Il miglior posto che abbiamo trovato in Italia è Varazze, 2 metri veramente belli, Hawaiani. Ma io preferisco  la Sardegna per il suo stile, per l’acqua pulita, il cibo… è più bella.

 

A: Cosa pensi delle nostre onde e sui nostri surfisti… ci sono molte differenze con la realtà italiana?

J: La Sardegna è molto più rilassata, più cool. L’Italia, ad esempio il Lazio è un po’ più aggressivo, in Sardegna siete tranquilli.

A: …e riguardo al localismo?

J: Hehehehe, qua il localismo è niente. Se vuoi paragonarlo al localismo delle Hawaii o quello di alcuni posti in Australia. E’ leggerissimo.

A: Ieri, io Phill (Grace) e Dave (Kalama) abbiamo surfato al Godzilla. Lì solo gli oristanesi possono surfare.

J: Nelle Hawaii o in Australia il localismo è molto forte, sai, violento. Qua il livello di surf non è così alto che tutti possono divertirsi senza prendere la cosa troppo sul serio

A: Quando il livello si alzerà i problemi saranno maggiori?

J: Si, molto. Tra cinque anni il localismo sarà molto forte anche qua. Sai, è l’evoluzione…   Venti, trent’anni fa il localismo alle Hawaii non c’era. Ma è l’evoluzione.

A: C’è qualcosa che potremmo fare?

J: Niente, è l’evoluzione…è triste ma è la realtà. Quando il livello sale, è seguito dalla serietà dei surfisti e così dall’aggressività del localismo.

A: Ti ho chiesto questo perché negli ultimi due anni il numero delle persone in acqua è raddoppiato, e spesso in acqua c’è solo un gran casino.

J: Alcuni anni fa c’è capitato di surfare il capo e il mini capo con nessuno in acqua, ieri quanti eravate? Venticinque, trenta?

A: Si, ma questo non è il problema maggiore, quanto la tendenza al droppaggio. Tre persone, quattro, anche cinque su un onda, mi spiego?

J: Oh, si, ho notato, è veramente pericoloso. Dave ieri dopo che è uscito dal minicapo ha commentato solo: “Era pericoloso, molto pericoloso!” Soprattutto, al capo c’è molto più spazio, al Minicapo si è tutti più stretti, e poi il reef è vicino, ed è pericoloso. Tuttavia, è l’evoluzione delle cose…

A: Possiamo controllarlo?

J: Se volete provare ma nel resto del mondo non è stato possibile.

 

A: Come possiamo aumentare il nostro livello?

J: Dovete viaggiare, è l’unica soluzione. I surfer sardi devono viaggiare, perché qua il livello è veramente basso. Andate in Indonesia, Hawaii, Australia.

A: Forse è perché siamo troppo poche persone a surfare qua. Ci son pochi esempi con cui confrontarsi e da cui copiare per migliorarsi, altrimenti miglioreremmo più facilmente? Cioè, siamo ridotti a imparare dai video, sarebbe più istruttivo poter guardare uno che surfa davanti a te.

J: Parlando onestamente il livello dei longboarder sardi è veramente basso. Qui dovete organizzare dei contest e stare a guardare come surfa la gente brava.

J: Dave un’altra birra?

D: Yea!

J: un’altra domanda?

A: Ahm… Ehm…

J: Dave, Amil mi ha chiesto com’è quà il localismo, il livello tecnico. Comparato con quello delle Hawaii, Pipeline… o Snipper Rocks in Australia… In Sardegna siete tutti amichevoli. Dave ha detto ieri che il Minicapo era molto pericoloso.

D: Oh, Yea. Qualcuno non capiva che ci si deve levare di mezzo e togliersi dall’onda se uno se la stà surfando.

J: Dave mi ha detto che le onde erano molto belle ma che nell’inside era pieno di “little bugs” hehehehe. Quando surfi alle Hawaii tu impari ad essere educato. Impari cosa devi fare quando remi verso la line up. Se arriva un onda e uno la prende devi remare verso l’interno, queste sono le regole. Io penso che in sardegna dobbiate imparare qualche regola in più e fare in modo che le applichino tutti. E’ come quando tu   guidi, ci sono le regole sennò succedono gli incidenti. Alle Hawaii ci sono dei locali veramente grossi, Dave in confronto è piccolo (!!! ndr) e se tu non ti togli di mezzo, loro ti vengono addosso.

D:Tanto, la loro tavola si ripara e tu hai sicuramente imparato la lezione. Devi correre per levarti da mezzo. Sennò rischi pure di essere picchiato.

J: Se una persona è sull’onda tu non devi rovinargliela. Non ci devi essere, lui non deve avere la paranoia di calcolare la tua presenza. Questo quelli del Minicapo non lo capiscono.

A: E’ questione di rispetto.

J: Più che altro, sono le regole internazionali.

A: Hai notato che qualcuno rimane in mezzo alle scatole, fermo a guardarti mentre surfi?

J: Quelli sono pazzi, come quelli che stanno a guardarti mentre remano. Devono togliersi di mezzo in fretta. Vogliono proprio che tu li prenda e gli spacchi la testa! E’ come quando tu guidi nella superstrada a 100km/h e uno sbuca da un incrocio senza prima guardare è lo stesso sulle onde.

D: C’è una cosa bella in Sardegna, la maggior parte dei ragazzi sono tranquillissimi, e qua il localismo è leggerissimo, non si sente.

A: Ma noi facciamo localismo soprattutto tra di noi, poi voi non siete... persone comuni, siete famosi. Se un cagliaritano viene ad Oristano già lo guardiamo male. Se Diddo va al godzilla i locali gli dicono tranquillamente che lui lì non ci può surfare. Ma Diddo, è parte della storia qua e surfava il Godzilla anni e anni prima di loro con Bobo Lutzu e pochi altri. Sarà tra i primi 4/8 che hanno surfato quello spot che poi gli è stato proibito. Lo spot in cui abbiamo surfato ieri io, Dave e Phill. Dave, voi lì non ci avreste potuto surfare. Quello spot è la valvola di sfogo delle giornate in cui il mini e la punta son pieni, i locali che vogliono surfare in tranquillità se ne vanno al godzilla e hanno messo come regola di poterci surfare solo loro, anche se non c'è nessuno se c'è un locale al godzilla deve mandare via i visitatori esterni.

D: Se tu esci in acqua con tranquillità ed educazione nessuno sano di mente è portato a mancarti di rispetto. In qualsiasi parte del mondo. Se lo fai con arroganza e presunzione rischi sempre dei guai.

A:Un giorno Diddo và al godzilla e dice ai locali qualcosa tipo: “Salve, son venuto a rompervi i coglioni!”

J: HEHEHE. Diddo è un po’ pazzo si sa.

A: Hehehe Diddo, lo conosciamo è una brava persona.

J: Dave ti immagini Diddo che esce in acqua alle Hawaii e dice ai locali: “Son venuto a rompervi i coglioni!” verrebbe subito spiaccicato da qualche parte! hehehehehe

D: Se tu entri in acqua e lasci passare le prime serie stando in disparte, quando viene il tuo turno prendi un’onda e poi ti rimetti in coda. Ricevi rispetto. E’ educazione e cortesia, se tu dai rispetto normalmente ti viene reso. E’ come quando dei ragazzi mai visti entrano nel mio spot, salutano facendo le persone educate e io rispetto loro. Nessun problema.

J: Vedrai che problemi ci saranno nei prossimi 5 anni. E’ triste ma è l’evoluzione.

A: E’ un problema di mentalità.

J: Si

D: Esattamente

J: Lo stesso discorso vale quando ti trovi in strada a guidare. Se un italiano va alle Hawaii e si permette di guidare come ho visto fare in Italia, si trova un tipo grosso il doppio di lui che gli spezza il collo. Anche se lui si stà comportando in una maniera che in italia è normale. Per noi che veniamo dalle Hawaii quel comportamento non è normale e non è nemmeno ok, inaccettabile.

A: Da quello che ho letto e che ho sentito, le persone alle Hawaii sono molto forti e conoscono il rispetto. Conoscendo questo non ci sono problemi, se una persona fa uno sbaglio, lo paga.

J: In Italia no

A: Se dai rispetto, ricevi rispetto, ok. In Italia è un’altra cosa… Siamo in Italia. E il rispetto non sempre funziona.

J:Posso capire.

 

A: Secondo te cosa porterà la nuova “moda surf” nella nascente cultura italiana?

J: Il surf vende, se ne sono accorti tutti, successe così anche in america negli anni ’70 e ‘80. E non ha portato qualità in acqua solo tanto casino in più. Molti inizieranno a fare surf perché fa figo, ma per fortuna la maggior parte di quelli che verranno colpiti da questo sport saranno poser e il più delle volte rimarranno fuori dall’acqua o seduti a fare le boe. Quando entreranno però dovranno essere educati con chi lo fa per vera passione sennò creeranno problemi, e queste cose capitano.

 

A: Come ultima domanda, Jeff, tu hai una discreta esperienza con il “gusto” e i   “problemi” delle droghe…

J: Oh no! Dobbiamo  parlare di questo? Heheheh! Ok, ok, qual è la domanda?

A: Vuoi dire qualcosa ai ragazzi che ancora ne fanno uso?

J: Don’t waste your life. Solo che, se potete, anche se non ne sentite bisogno, chiedete aiuto per uscirne e per non farla diventare una costante della vostra vita. Non è mai sbagliato cercare aiuto. Perché senza un aiuto è impossibile cambiare. Le droghe son tutte sbagliate, soprattutto se se ne abusa. Ti prendono tempo, soldi, amicizie. E’ stupefacentemente bello quello che le droghe sembra ti diano, quando tu evolvi assumendole. Tu pensi che tutto sia ok, che non hai problemi nella tua vita e che se altri vogliono che tu smetta… si fottano tutti! Ti piace! e quando avrai voglia di smettere, smetterai! ma non ti dicano che hai un problema! E’ importante che si capisca lo spreco, non tanto di soldi, quanto di tempo. Perdere tempo è la cosa più triste. Non perdete tempo andate a surfare! Vivete sani che è meglio! La vita sa dare abbastanza sensazioni senza avere un aiuto a sentirle "meglio".

 

Mi stavo alzando per salutarli ma Jeff mi chiese: “Non vuoi fare qualche domanda a Dave, magari sulla sua passione a surfare onde enormi?” Certo non mi son fatto pregare troppo!

 

A: Dave, cosa pensi sul surfare le Big Wave?

D: Penso che sia molto divertente

A: Più son grandi e più alla fine diventano piccole?

D: No, tuttaltro! Le onde grandi possono veramente testarti. Chi sei, la tua preparazione, la tua forza, la tua mente, se sei forte abbastanza. E’ come per i guerrieri samurai del Giappone, devi essere veramente concentrato e puro nelle tue intenzioni se tu vuoi continuare a vivere a lungo. Molte persone hanno provato e hanno avuto incidenti e ora non ci sono più. Perché hanno avuto paura e si sono accorti tardi di quanto era pericoloso quello che stavano facendo. Dovevano realizzarlo prima. Io mi sono allenato pesantemente perché so che tutto può accadere, se tu vuoi surfare onde veramente grandi, devi mettere in conto tutte le prospettive.

A: Ho guardato il film la grande onda…

D: …quel film non è un buon esempio, non è un buon film. E’ solo Hollywoodiano.

J: Bullshit…

D: Le cose tra il film e la realtà sono molto diverse

A: Ho letto che quelle onde, in caso di wipe out, ti possono tirar giù anche dieci metri è vero? Devi essere preparato anche a sopportare quelle pressioni.

D: La pressione è il problema minore. C’è così tanta aria nell’acqua che la pressione non diventa proibitiva. Il vero problema è finire in mezzo all’esplosione che provoca il lip cadendo. C’è così tanta acqua che ti cade addosso che senti i tuoi arti che cercano di staccarsi dal tuo corpo. Ti può portare nella tomba.

 

La chiacchierata è continuata andando fuori dall'intervista e, dopo aver spento il registratore, son rimasto con loro per altri tre quarti d'ora. Non ce la facevo più, l'emozione era forte ed ero stanco. Non tanto perchè mi trovavo con Jeff Hakman e Dave Kalama, ma perchè son due persone splendide. Realiste, determinate e realizzate per quanto hanno conquistato mettendosi in gioco con passione, rispetto e umiltà.

Son andato via ma prima gli ho strappato la promessa che sarebbero andati a visitare il nostro sito S.G.S.G.